Da una lettera dell'Agosto 1918:

Cara Angiolina,
vorrei per te una felicità senza nube, un avvenire tutto intessuto di sorrisi e di gioie. Ma quanto è superiore l'amore a questa vita piena di continui e crudi dolori? Mia cara, nell'animo mio ci sei continuamente tu, sempre, e io ti dico continuamente una parola così dolce alle labbra, ti dico ti amo.