Scuola

"Acquista cosa nella tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento." (Leonardo da Vinci)

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Una riflessione sulla LIM

Nel giro di pochissimi anni le lavagne interattive multimediali hanno invaso le aule delle nostre scuole. Per la materia che insegno e per come la insegno, non potrei fare a meno di una periferica di fruizione collettiva, e dunque sono contento di poter disporre di una LIM in ogni classe. Eppure non credo che la tradizionale LIM a proiezione sia sempre necessariamente la scelta ottimale; in ogni caso non la ritengo un’opzione da dare acriticamente per scontata.

La LIM ha un costo elevato di acquisto e di manutenzione. Il “touch” è una caratteristica scenografica in aula, ma, secondo me, realmente produttiva solo nel primo ciclo di studi (dove usare intuitivamente le mani per trascinare immagini o scrivere testi sullo schermo seguendo le indicazioni di una lezione digitale è un valore aggiunto).

Se potessi progettare un intervento che prevede dotazioni tecnologiche per le aule di una scuola secondaria superiore, prenderei in seria considerazione un’alternativa basata sui seguenti punti:

  • Uno schermo LCD di dimensioni intorno ai 50 pollici. Si potrebbe anche cercare di attivare un meccanismo virtuoso di riutilizzo dei vecchi televisori LCD che oggi vengono dismessi a causa dell'evoluzione tecnologica, ma che restano validissimi se utilizzati come monitor per PC
  • Una tavoletta grafica di fascia medio/bassa
  • Tastiera e mouse wireless
  • Un adattatore per mirroring/streaming (esempio Chromecast o similari)

Metterei poi in discussione anche un altro incomprensibile “must”: la scelta del notebook come computer di aula, usando invece differenti soluzioni, compatte ed economiche, che mi ripropongo di analizzare in un prossimo post dedicato. Infine manterrei comunque in aula la vecchia lavagna in ardesia, che sarebbe solo parzialmente sostituita dalla tavoletta grafica di cui sopra.

Rispetto alla soluzione basata su LIM avrei un paio di svantaggi: non poter usare le mani o il pennarello per interagire stando in piedi davanti allo schermo e rinunciare al software a corredo delle LIM. Quest’ultimo peraltro è spesso poco utilizzato per una ragione banale: il docente non dispone, in genere, di una licenza software a casa per poter preparare le lezioni.

Avrei però molti vantaggi:

  • basso costo di acquisto
  • costi di manutenzione pressoché nulli
  • semplificazione della configurazione della periferica
  • facile connessione di altri pc da usare temporaneamente (es dispositivi personali dei docenti)
  • potrei muovermi nell’aula con la tastiera wireless oppure usando device mobili come periferiche di input, senza dover restare fermo, in piedi e “faccia al muro”
  • gli schermi lcd sono affidabili e consentono di controllare in modo efficace e semplice contrasto e luminosità, per cui la qualità della visione risente meno delle condizioni di luminosità ambientale e neppure degrada nel tempo
  • un TV LCD è un oggetto familiare per tutti gli insegnanti, diversamente dalla LIM, e quindi sarà usato correttamente. Un esempio: pochi docenti sanno (o ricordano) che togliere l’alimentazione elettrica alla LIM accesa riduce drasticamente il tempo di vita della lampada nel proiettore.

I numerosi sostenitori della "LIM in ogni classe" non saranno d’accordo. Magari hanno ragione loro. Però insisto su una cosa, progettare significa sempre valutare pro e contro di diverse possibili soluzioni e non compilare una lista della spesa basata sui pregiudizi dominanti.

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