Un glossario preso dal libro di testo 📚 oppure dal web 🌐 non stimola affatto gli studenti, è semplicemente qualcosa da copiare/incollare o da sbirciare durante un’interrogazione. Non certo da leggere e approfondire. Generarlo con l’AI 🤖 è diverso. Lo studente vede che cambiando il prompt ✍️ il risultato cambia e giudica quale versione preferisce. Può intervenire per avere descrizioni più o meno lunghe e dettagliate, chiedere un linguaggio tecnico o piuttosto semplice e accessibile.
Può egli stesso personalizzarlo per adattarlo al proprio livello di competenza.🎓 Può cogliere in errore il sistema e sentirsi gratificato quando può digitare “dovresti aggiungere le seguenti voci che mancano” o eliminare una riga fuori contesto. Insomma si percepisce l'autore di ciò che ottiene, e in realtà lo è. Produrlo in formato Word 📄, Excel 📊 o altri formati, poi, favorisce l'esercizio di competenze digitali importanti. Scaricarlo in formato HTML e pubblicarlo sul web 💻 anche.La generazione di immagini coerenti con l'argomento 🖼️, da utilizzare in sede di pubblicazione web, rafforza l'aspetto creativo dell'attività.
Insomma, in questi giorni di fine anno scolastico sto scoprendo che i glossari, grazie all'intelligenza artificiale generativa, possono recuperare un ruolo centrale nei processi di apprendimento. Se volete dare uno sguardo è tutto pubblicato in 🔗 questa pagina