Questo corso è diverso da altri che ho progettato in passato. Non si concentra tanto su argomenti di frontiera, quanto sull'insegnare tecniche pratiche per svolgere al meglio attività digitali fondamentali.
Tra i temi trattati ci sono la creazione di documenti accessibili e inclusivi ✍️, mappe concettuali accattivanti 🗺️ e siti web didattici 🌐. Si tratta di un corso asincrono e le iscrizioni sono aperte 🕒
Identificativo scuola futura: 314613
Nuovo corso in partenza per docenti dell'intero territorio nazionale.
A breve avrò il piacere di condurre un corso dedicato all’utilizzo delle tecnologie digitali, sia tradizionali che basate sull’Intelligenza Artificiale, con un focus su accessibilità e inclusione.
Un approccio fortemente PRATICO: esploreremo strumenti che potranno essere subito applicati nella didattica e nella gestione scolastica.
Modalità: il corso si svolgerà online in sincrono, per offrire massima flessibilità senza rinunciare all’interattività.
Sbaglia chi cede alla tentazione di affidarsi acriticamente all’intelligenza artificiale generativa, ignorando due regole fondamentali: un prompt (richiesta) molto dettagliato e una verifica attenta dei risultati. Ieri ho simulato la richiesta di un operatore di un hotel di Avellino che deve preparare un programma per un’escursione di due clienti alloggiati che vogliono trascorrere una giornata a Paestum.
In seguito all'annuncio social del MOOC “Innovare l'insegnamento con l’Intelligenza Artificiale” pubblicato dal polo per la Transizione Digitale di Avellino sulla piattaforma Scuola Futura (codice id 284692), alcuni colleghi mi hanno chiesto maggiori dettagli sul corso.
Il MOOC è strutturato in sette moduli, ciascuno dei quali include una video-lezione, un file PDF con approfondimenti e un quiz composto da cinque domande a risposta chiusa, che occorre completare con successo prima di poter accedere al video successivo. I corsisti possono tentare il quiz tutte le volte che desiderano, quindi eventuali errori non rappresentano un ostacolo al completamento del modulo. I primi due moduli sono introduttivi e intendono fare chiarezza sulla tecnologia, gli altri cinque moduli sono di tipo applicativo.
Un mio articolo pubblicato da 'Nuovo Meridionalismo' sul numero di giugno-agosto 2024
Anche se non sai programmare, in questi tre video ti mostro come, grazie alla IA, potresti essere in grado di:
🔵1📂 creare automaticamente la struttura di un repository scolastico 👉🔗🎥https://youtu.be/oj6EFaGrDqU 🔗📰leggi
🔴2🌐 pubblicare una web app che supporti questa struttura 👉🔗🎥https://youtu.be/wpvolSOB8yY 🔗📰leggi
🟣3📝 produrre un modulo Google per una verifica in un lampo 👉🔗🎥https://youtu.be/NzLhRRBLjCI 🔗📰leggi
- per tutti gli altri video e per iscriverti al canale YouTube 👉 https://www.youtube.com/@LeonardoDiFilippo
Dopo aver scoperto (in questo precedente video) come creare automaticamente la struttura di un repository scolastico anche senza saper programmare, facciamo un passo avanti: realizziamo una webapp che supporti questa struttura, eliminando la necessità di cercare manualmente le cartelle su Google Drive.
Dai due corsi che ho tenuto di recente ho tratto un’indicazione interessante riguardo alle applicazioni dell’intelligenza artificiale nel lavoro dei docenti. Durante il corso intitolato “Intelligenza Artificiale e didattica: un corso introduttivo per insegnanti”, un argomento che ha suscitato un enorme interesse è stato l'uso dell'IA generativa per la creazione di script software, al fine di consentire agli insegnanti privi di competenze di programmazione, ma comunque a loro agio con la tecnologia, di svolgere compiti specifici in modo più efficiente.
Un po' in anticipo rispetto al solito, è già arrivata la consueta filippica ministeriale contro i cellulari a scuola per il nuovo anno scolastico. Ed è da quando insegno che vedo nei vertici scolastici questa contraddizione: da un lato ci propongono corsi su metodologie didattiche fondate sul digitale, ci spingono verso la transizione digitale, incentivano la dematerializzazione e indicano come obiettivo lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti. Dall'altro, partono crociate periodiche contro il “cellulare” e l’uso dello “smartphone” in classe.
Non credo che l'intelligenza artificiale generativa sostituirà lo sviluppatore umano nella realizzazione di un vero progetto software. Può sostituirlo egregiamente invece nella realizzazione di piccoli task, quelli per i quali, in assenza di competenze specifiche, nelle scuole ad esempio, si opta per la gestione manuale.
Ho appena creato il gruppo LinkedIn “Innovazione, Formazione e Tecnologie nella Scuola” con l’obiettivo di realizzare un punto d’incontro per tutti i docenti che credono che le tecnologie e la formazione ad esse connessa debbano essere al servizio dell’efficacia didattica e dell’efficienza operativa. Questo gruppo vuole promuovere l’uso delle tecnologie come strumenti per migliorare l’insegnamento, evitando che diventino un fine a sé stante o, peggio, un elemento di complicazione degli adempimenti burocratici. 💡📚💻🏫
L'ho creato su LinkedIn perché, pur essendo membro di vari gruppi specifici su Facebook come molti altri insegnanti, ho notato che l'argomento 'scuola' è poco presente su LinkedIn. Le due piattaforme hanno utilizzi diversi: mentre su Facebook si discute di una vasta gamma di argomenti, dall'intrattenimento a quelli professionali, LinkedIn è più focalizzato sull'aspetto professionale. Per questo motivo mi piacerebbe vedere sempre più colleghi anche su LinkedIn e in questo gruppo.
🔗 Il gruppo è a questo link: https://www.linkedin.com/groups/9857505/
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