Scuola

"Acquista cosa nella tua gioventù che ristori il danno della tua vecchiezza. E se tu intendi la vecchiezza aver per suo cibo la sapienza, adoprati in tal modo in gioventù, che a tal vecchiezza non manchi il nutrimento." (Leonardo da Vinci)

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YouTube nella mia didattica

Sto avendo riscontri positivi dall'impiego di video registrazioni didattiche nelle quali riepilogo, oppure anticipo in vista degli approfondimenti da fare in classe, gli argomenti del programma disciplinare. Oltre a renderli disponibili sulla piattaforma Moodle che uso a scuola, li pubblico su YouTube e sto ora iniziando ad organizzarli per argomenti omogenei sul mio blog, come in questa pagina.

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Una riflessione sulla LIM

Nel giro di pochissimi anni le lavagne interattive multimediali hanno invaso le aule delle nostre scuole. Per la materia che insegno e per come la insegno, non potrei fare a meno di una periferica di fruizione collettiva, e dunque sono contento di poter disporre di una LIM in ogni classe. Eppure non credo che la tradizionale LIM a proiezione sia sempre necessariamente la scelta ottimale; in ogni caso non la ritengo un’opzione da dare acriticamente per scontata.

42

Ho scoperto stasera che la materia che insegno ha appena cambiato codice e denominazione (ma nulla nella sostanza). Ora è "scienze e tecnologie informatiche" invece di "informatica" e il codice 041 invece di 042. Mi piacerebbe poter fare due domande a chi ha deciso ciò:
1) perché usare una frase quando una sola parola racchiudeva lo stesso significato ?
2) ma non lo sapete che 42 é la risposta che il supercomputer di "guida galattica per autostoppisti" dava alla​ domanda fondamentale sulla vita?

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Moodle, una risorsa preziosa nella didattica

Dallo scorso anno per le verifiche uso Moodle. Una lettrice mi faceva giustamente osservare che così lo sotto-utilizzavo. Limitarsi alle verifiche, con Moodle, è in effetti un po' come avere un aereo e usarlo come se fosse un autobus, viaggiando senza mai decollare. D'accordo con la direzione scolastica, l'ho ora trasferito nello spazio web dell'istituto, per una disponibilità full space/full time. Vorrei qui condividere la nostra esperienza di start up, che mi pare, finora, positiva.

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Neutr-ino

É già il mio quinto anno di insegnamento! Confermo, nella sostanza, gran parte di quanto scrivevo già durante il primo anno: questo sarebbe il lavoro più gratificante e divertente del mondo se non fosse per due aspetti.

In primis, il dover esprimere la valutazione con uno strumento ormai totalmente inadeguato, il voto, che per giunta determina tutta una serie di “distorsioni” che ne fanno, a mio avviso, la principale causa della scarsa qualità dell'apprendimento nella scuola contemporanea.

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Smartphone a scuola: la mia proposta

Ho ricevuto inattesi apprezzamenti sull’articolo sul byod di alcuni giorni fa. Inattesi perché in fondo il sistema presentato era semplicissimo sul piano tecnologico. Credo, invece, che sia stato proprio l’argomento toccato, il cellulare dello studente a scuola, questo sì un tema davvero sensibile, a determinarne l’interesse.

Io sono convinto che la negazione assoluta dell’uso dei cellulari a scuola sia una battaglia di retroguardia, ormai persa. Sono peraltro quotidianamente testimone di quanto tali dispositivi costituiscano veramente un problema per gli insegnanti.

Proibire o consentire, dunque?

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BYOD

Vi sono acronimi e tecnologie che di punto in bianco diventano centrali nel mondo della scuola, e ne parlano tutti. Quando ho iniziato a insegnare, il mondo, osservato dalla scuola, mi appariva, incredibilmente, diviso in due: chi usa la LIM e chi la odia. Sì, proprio lei, la LIM, lavagna interattiva mutimediale, una periferica di input/output per la fruizione condivisa, senz’altro utile, ma nient’altro che questo.

Oggi parlare della LIM non è più tanto di moda, altri acronimi emergono avvolti da una mistica aura. Uno di questi è BYOD. Bring your own device. Nella lingua di Dante: porta il tuo strumento. Ovvero: utilizza il tuo tablet o il tuo smartphone nel contesto didattico.

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Due ragioni per studiare informatica

Insegno informatica nel Liceo scientifico scienze applicate e tengo corsi di robotica nel Liceo scientifico tradizionale. Mi hanno chiesto di presentare queste attività ai genitori che, per scegliere in modo consapevole l’indirizzo cui iscrivere i propri figli, interverranno agli open day. Mi trovo quindi a riflettere su come rispondere essenzialmente a questa domanda: perché studiare informatica (o robotica, che non è molto diverso) al liceo ?

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Liceo Scientifico: meglio con il latino o con informatica ?

La programmazione didattica è ormai definita. Come tutti anche io ho collaborato con i colleghi per aggiornare programmazioni dipartimentali e disciplinari. Ci atteniamo agli standard e alle normative vigenti, che ci chiedono di non limitarci a stilare un normale programma, ma di distinguere tra conoscenze, competenze e abilità.

Non contesto questo approccio, anzi ritengo giusto che vi siano linee guida comuni, che, pur senza negare la libertà di insegnamento, rendano confrontabili i diversi percorsi. Ma cerco di non dimenticare che al centro di tutto dovremmo sempre privilegiare la conoscenza e una specifica abilità, quella del pensare.

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Il Liceo Classico lasciatelo così com'è

Studiando ingegneria elettronica ho seguito le materie che preferivo. Ma sono altrettanto contento di aver prima frequentato il liceo classico. Credo mi abbia dato qualcosa in più che ho cominciato ad apprezzare solo con i capelli bianchi.

E poi, indipendentemente dagli studi successivi, dall'attività lavorativa e dall'età, noi che abbiamo "fatto" il classico ci riconosciamo. E ogni volta che ho chiesto "ma tu hai fatto il classico? " la risposta è stata, sempre, affermativa.

Oggi ho appreso che è stata abolita la denominazione di ginnasio per il primo biennio. Ricordo che iniziare in "quarta" per poi passare dopo due anni dalla quinta ginnasio alla prima liceo aveva un che di numinoso. Mi dispiace. Almeno il liceo classico lasciatelo così com'è.

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Sui voti agli esami di maturità

Mi sono frequentemente espresso contro il sistema di valutazione basato sul voto. Mi sono spinto a scrivere che i voti (non la valutazione) io proprio li abolirei.

Ma fintanto che i voti esistono, vanno applicati con serietà e professionalità. Altrimenti avremo ingannato i nostri studenti due volte: la prima perché buona parte di loro a scuola non apprende molto. E la seconda perché, diplomandoli pure con voti eccessivamente alti, si illuderanno di possedere già ottime conoscenze e competenze. Insomma li avremo privati persino della fondamentale conoscenza socratica del "so di non sapere".

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Una lusinghiera recensione

Io Docente Alieno. L’avevo pubblicato, davvero, solo per scherzo, per familiari ed amici.

E invece capita di ricevere un’inattesa e-mail da un lettore autorevolissimo, con un commento estremamente gratificante, oltre che brillante e apportatore di ulteriori spunti di riflessione. Non ho resistito a chiedere il permesso di pubblicarlo.

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Ode al Pascal

Ho sempre invidiato al mio meccanico la sua parete fittamente coperta da attrezzi di ogni foggia e misura e pure la sua capacità di afferrare al volo, tra tante, la giusta chiave inglese.

Probabilmente un programmatore ha una gamma ancor più ampia nella quale scegliere il linguaggio di programmazione. Anche qui il linguaggio migliore, semplicemente, non esiste; la scelta ottimale dipende dai requisiti di progetto e dagli skill del team di sviluppo.

Verifiche didattiche con Moodle 3

Diciamocelo tranquillamente, ciò che noi insegnanti maggiormente paventiamo è la correzione delle verifiche, attività lunga e spesso faticosa anche a causa della grafia di buona parte degli alunni.

Ieri ho viaggiato in treno, ovviamente col PC al seguito; Moodle mi presentava sullo schermo, in una sola pagina, tutte le risposte alla seconda parte del test di una classe.

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Verifiche didattiche con Moodle 2

Circa un mese fa ho scritto della sperimentazione che ho fatto con l’uso di Moodle nelle verifiche didattiche. E’ giusto aggiornarvi sull’esito; lo considero positivo, ma ho apportato il seguente “tuning”.

Ho preferito installare il server all’interno della scuola. L’ADSL durante alcune fasce orarie del mattino è prossima alla saturazione e ciò causava, a volte, un piccolo, ma fastidioso ritardo tra un invio e l’altro delle risposte.

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Verifiche didattiche con Moodle

D'accordo con i miei studenti, ho iniziato la scorsa settimana a sperimentare Moodle per le verifiche. Moodle è già da tempo in uso nella nostra scuola, ma era stato finora impiegato solo nella formazione del personale.

Per sperimentarlo nelle verifiche didattiche ci siamo organizzati così. Anziché creare account reali per ciascun alunno, cosa che peraltro avrebbe richiesto il trattamento dei dati personali, abbiamo preferito creare degli account anonimi con password casuali, un po' come avviene in genere nei concorsi pubblici. Abbiamo stampato l'elenco delle credenziali e ritagliato il foglio per ricavarne talloncini.

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Agli studenti delle mie quinte (e a tutti i maturandi)

Ho appena stampato le relazioni finali della 5Asa e della 5Esa, in vista degli scrutini di domani per l'ammissione agli esami di stato. Sono scritte in buracratese puro, usando i format suggeriti dall'amministrazione, che sembrano fatti apposta per essere riempiti di molte informazioni non sempre importanti, ma soprattutto non fuoriuscite dal cuore. Così subito dopo, d'impulso, mi è venuta l'idea di scrivere questo messaggio ai ragazzi.

Carissimi, anche se forse può suonare scontato e un po' patetico, i miei auguri di un futuro brillante.

Mi auguro che la scuola abbia creato in voi le fondamenta sulle quali costruire nei prossimi anni.

I professori lavorano poco ?

I professori lavorano poco: un luogo comune, e fino a un paio d'anni fa io stesso avrei potuto pronunciare questa frase.

Ora sono qui, a scuola, dopo ben cinque ore di lezione in classe e una magnifica pizza coi "friarielli" mangiata alla pizzeria qui di fronte, ad attendere che inizino i consigli di classe; oggi sono impegnato su quattro consigli diversi (dureranno quattro ore salvo prolungamenti, che in genere poi si verificano puntualmente).

Nove ore soltanto oggi, oltre agli intervalli, come questo che sto utilizzando per scrivere.

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